Unbreakable – Genesi di un supereroe

Il nostro parere

Unbreakable (2000) USA di M. Night Shyamalan

Un uomo sopravvissuto ad un incidente di treno scopre di possedere un talento straordinario e trova conforto nei consigli di un misterioso sconosciuto. E’ un  uomo indistruttibile.

Dopo l’enorme successo di Il sesto senso, Shyamalan ha intrapreso un percorso cinematografico che lo ha spinto via via ad affrontare il mistero, il paranormale, l’incomprensibile. Il suo percorso è stato però inesorabilmente in discesa, perso nella ricerca di soggetti interessanti che, invece, scompaiono nella banalità e nell’eccesso incontrollato.

Questo enorme limite è ancora contenuto in questo film che invece ha ottime intuizioni ed una storia affascinante per certi aspetti tanto è vero che nei suoi ultimi due film, Split e, soprattutto, Glass dove la vicenda, a distanza di quasi 20 anni, si conclude.

In particolare sono riusciti i due personaggi principali nella loro impostazione anche se il David di Willis è eccessivamente ombroso e triste al punto da renderlo quasi lontano. La contrapposizione tra di loro è l’idea migliore, il punto forte di una sorpresa che diventa tale solo nel finale affascinante e promettente. Promettente come la carriera di Shyamalan che non è riuscito a rispettare le premesse.

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