Ritorno al futuro. La trilogia

Il nostro parere

Ritorno al futuro parte I (1985) – Ritorno al futuro parte II (1989) – Ritorno al futuro parte III (1990) USA regia di Robert Zemeckis

Di solito, quando si parla di trilogie, si comincia a ragionare su quanto gli episodi successivi hanno deluso rispetto all’originale. E’ abbastanza facile ricordare lo sfacelo del Padrino, parte terza, oppure della confusione massima di Matrix dal secondo episodio in poi. La formula ripetitiva è, comunque, riferirsi al primo come capolavoro, scendendo fino all’ignobile porcata di alcuni finali. Non è il caso di Ritorno al futuro che mantiene incredibilmente una costanza nel livello delle invenzioni cinematografiche e nella brillantissima sceneggiatura scritta a 4 mani dallo stesso Zemeckis con Bob Gale, la coppia che ha inventato anche 1941 allarme ad Hollywood, commedia di Spielberg assai sottovalutata anche per via del flop al botteghino.

Basta consultare le pagine di wikipedia per constatare di persona le iterazioni, gli intrecci, i sottili giochi di rimando della pellicola che ricorrono qua e là nei tre episodi. Basta avere un po’ di occhio per le tantissime citazioni pop (video, musica, personaggi) che sono inserite nella trilogia.

Questo fa di Ritorno al futuro, un caposaldo della commedia, un “perfetto congegno ad orologeria”, secondo Morandini che pure critica (in linea con quanto detto sopra) il film conclusivo bollandolo di una piattezza francamente difficile da vedere. Sarà forse adatto ai più piccoli ma le combinazioni che si ripetono sono un divertimento puro da cinefili, così come il continuo richiamo ai generi e ai topoi del cinema moderno. Diventa così occasione per Zemeckis per omaggiare i suoi riferimenti registi, affettuosi attestati di stima che però colpiscono gli appassionati, ancora più immersi nell’opera di riconoscimento dei fotogrammi.

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