Proibito

Il nostro parere

Proibito (1932) USA di Frank Capra


Lulu è una semplice ragazza di provincia, che conosce Bob, un uomo sposato e se ne innamora. Dopo aver lasciato a lui la figlia nata dal rapporto,per non compromettere la carriera politica dell’uomo di cui è innamorata sposa un giornalista. Ma quando il marito dichiara di voler rendere pubblici alcuni segreti imbarazzanti su Grover, lei lo uccide.


Capra è uno dei grandi registi di tutti i tempi di Hollywood, ma anche lui ha alcune gemme meno conosciute nella sua filmografia. Tra questi c’è Proibito con Barbara Stanwyck e Adolphe Menjou, una commedia sofisticata che sfocia nella seconda parte in un melodramma intenso ed eccessivo.  Nonostante questo anche Capra stesso ha pensato che il film non fosse degno di nota in quanto gli dedica pochi paragrafi nella sua autobiografia.

Splendidamente girato con alcuni esterni forti (in particolare una scena a cavallo sulla spiaggia in cui Stanwyck ha notoriamente danneggiato il suo coccige), presenta una storia un po’ stanca, ripetitiva per il periodo. Barbara Stanwyck e, in misura leggermente inferiore, Adolph Menjou fanno un lavoro eccezionale nei loro ruoli. Lulu è uno di quei ruoli che hanno portato la Stanwyck alla celebrità. Menjou non è mai stato conosciuto per i ruoli romantici, e nonostante una buona performance in Forbidden possiamo capire perché.

Proibito è uno di quei film che non avrebbe potuto essere realizzato nemmeno un anno dopo, una volta entrato in vigore il codice, anche un tentativo di riedizione nel 1934 fu abortito di conseguenza.

E in tutto abbiamo il tocco gentile ma fermo di Capra che suggerisce che forse la famiglia è più importante di ogni altra cosa, poiché Lulu rifiuta ripetutamente la sua felicità, ricchezza e fama per sostenere sua figlia e amante. A nessuno sfuggirà l’assurdità della scelta, come l’evidente fatto che, nonostante, gli anni passino, i protagonisti sembrano vivere in un perenne e cristallizzato 1932. Questi dettagli nulla tolgono all’intensità del dramma.

 

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