Pertini Il combattente. Ricordo di un eroe

Il nostro parere

Pertini il combattente (2018) ITA di Graziano Diana e Gianfranco De Cataldo

Nostalgico rimembrare del presidente della Repubblica più amato dagli italiani, Sandro Pertini, attraverso immagini di repertorio alternate alle tante canzoni che il personaggio politico ha ispirato nella cultura pop italiana. La lunga lista di hit sorprende perchè mostra l’influenza che l’uomo ha avuto nel subconscio della nazione per cui ha rappresentato non solo un modello istituzionale (per la verità decisamente sopra le righe) ma soprattutto un modello etico.

Alternati alle canzoni, a fare da contrappunto, gli autori hanno scelto gli eventi più clamorosi che hanno funestato il suo settennato. Diversi tra questi sono tragici, basti pensare al terremoto in Irpinia e alla stagione terroristica culminata nel rapimento e omicidio di Aldo Moro e nella strage di Bologna. Lo sguardo torvo, la parlata impostata e declamante, il tono stentoreo rivelano l’aspetto burbero del personaggio, capace anche di straordinari sorrisi e di momenti di commozione ed empatia rivelatori degli slanci umani che Pertini sapeva dare.

De Cataldo e Diana  scelgono di intervistare chi lo ha conosciuto mostrando la sua storia alle nuove generazioni, cresciute nel suo lontano riflesso. Sapere che Pertini è stato presidente è solo un aspetto che limita il personaggio, rischiando di banalizzarlo. L’operazione simpatia con i giovani rischia però di diventare critica indiscriminata al presente contrapponendolo ad un passato virtuoso mai esistito. L’analisi troppo buonista di Pertini lo riduce ad un’immaginetta.

ll film non a caso si apre sul momento più gioioso: il mondiale di calcio. Vincemmo e lui fu il simbolo di un’Italia che si rialzava. O almeno credeva di poterlo fare.

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