Masquerade – Ladri d’amore

Il nostro parere

Masquerade – Ladri d’amore (2022) FRA di Nicolas Bedos


Adrien, un giovane ballerino, è costretto a lasciare il mondo della danza a causa di un incidente che ha compromesso la sua carriera. La sua vita si riduce a oziare in Costa Azurra, dove vive in compagnia di Martha, un’attempata ex attrice.


Il film è costruito sotto forma di un lungo flashback che svela via via tutti i pezzi del suo puzzle dove il germe dell’inganno prende forma in vari modi. Così, gli amanti ricchi (e i meno ricchi che amano la ricchezza di questo scenario incantevole e solare) si innamorano l’uno dell’altro e le sottotrame si moltiplicano per frodi che non fanno che sottolineare tutta l’artificialità di questo bel mondo decadente.

Marine Vactch è una splendida femme fatale, mentre gli altri personaggi non ci danno alcuna simpatia. Il personaggio di Pierre Niney è passivo dall’inizio alla fine, mentre quelli di Isabelle Adjani e François Cluzet sono ritratti a grandi linee.

L’opera manca di sottigliezza e di mezze misure anche se va riconosciuto il fascino di queste trame superficiali, ma ben congegnate e dal packaging formale seducente (la sontuosa foto di Laurent Tanguy). Nonostante il colpo di scena finale ed il cast sontuoso, i personaggi risultano troppo caricaturali.

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