Lo stagista inaspettato. Terza età

Il nostro parere

Lo stagista inaspettato (2015) USA di Nancy Meyers

Ben, settantenne vedovo e pensionato, decide di iscriversi ad un programma di stagisti della terza età per dare un senso alla sua esistenza. Si impiega in una società di moda online, diventando presto una colonna della società, dando i consigli esperti a Jules, fondatrice e donna in carriera dalle molte fragilità. Il rapporto paterno tra i due porterà grandi frutti.

Un film sui buoni sentimenti, centrato su un uomo angelico che non sbaglia mai una parola, un gesto, talmente commovente da apparire immediatamente forzato, finto e manipolatorio. La sceneggiatura mielosa e perfettina ritrae un mondo ideale in cui prevale sempre il bene. In pratica, la banalità fatta persona e perpetuata per quasi due ore praticamente insopportabili.

A parte un paio di scene apparentemente simpatiche (oltre è troppo), si resta perplessi di fronte alla vacuità di un’opera del genere, il cui solo aspetto prevalente è capire perchè De Niro, soldi a parte, non faccia più film decenti ma si presti a comparsate manierate quando non terribili per la sua dignità lavorativa.

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