L’impareggiabile Godfrey. Capolavoro b/n

Il nostro parere

L’impareggiabile Godfrey (1936) USA di Gregory La Cava

Godfrey, incontrato casualmente in una bidonville di disperati, diventa il maggiordomo di una ricchissima famiglia mostrando una classe ed un’intelligenza rara. In poco tempo farà innamorare più di una donna, salvando coloro che l’avevano aiutato. Non manca il colpo di scena sul passato dell’uomo e il classico happy end.

Una delle migliori commedie della storia del cinema grazie alla sceneggiatura impeccabile e perfetta, ma soprattutto al regista Gregory La Cava. Maestro della screwball comedy, La Cava gestisce con leggerezza una profonda satira dell’America post depressione. La fustigazione dei costumi della upper class, diventa l’occasione per una riflessione sui meccanismi economici e sociali degli anni ’30. Quello che non manca mai è un geniale equilibrio dei toni sarcastici ed ironici, vigilati dal regista con mano sapiente. I tempi comici della pellicola sono incredibili. La Cava non cerca mai la battuta facile ma gioca sulla sottrazione mentre gli attori esagerano volutamente sullo schermo. Il contrasto produce un raffinato contesto, evocando più chiavi di lettura.

Tutti gli interpreti sono funzionali e al meglio. Powell conferisce a Godfrey credibilità e stile, Carole Lombard è assolutamente deliziosa nel ruolo ocheggiante di Irene, Pallette e Auer disegnano personaggi di contorno memorabili.

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