L’agguato – Due fratelli

Il nostro parere

L’agguato (1959) USA di Norman Panama

L’avvocato Ralph Anderson porta un suo cliente, un capo della malavita, a Tula, una remota località nel cuore del deserto californiano in cui vivono il padre, sceriffo locale, il fratello Tippy e sua moglie. La tensione sale presto.

Il film è un western travestito con sceriffi, un cattivo che arriva in città, scontri a fuoco. La storia si basa anche sul conflitto biblico di due fratelli che non hanno potuto beneficiare di un’equa distribuzione dell’amore da parte dei genitori quando erano bambini, il che li porta a una lotta che è insieme fratricida quando non è autodistruttiva come per Tippy che sprofonda nell’alcool. Il film si attiene così all’epoca in cui l’autorità veniva messa in discussione e il viaggio del protagonista interpretato da Richard Widmark consiste dunque nel riscattarsi, percorrendo una lunga via crucis dove finirà per essere vacillante e ferito, ma vittorioso.

La storia è elementare ma efficace, Richard Widmark, che è anche produttore esecutivo di questo film, fa molto per renderla credibile. Anche il cattivo interpretato da Lee J. Cobb è convincente e avrebbe potuto persino spingere ulteriormente il cinismo e il sadismo del suo personaggio. Questo modesto film, prodotto indipendente dalle major, è comunque interessante per il fatto che è il degno rappresentante di una transizione che stava avvenendo a Hollywood dove il codice Hays non era più onnipotente, così come lo i grandi studios e la loro politica di star system.

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