Il regno del terrore (1949) USA di Anthony Mann
Rivoluzione francese, Robespierre domina la Convenzione e cerca di imporre la propria nomina a Dittatore. Barras e altri cercano di impedirglielo. Per fermarlo bisogna trovare il Libro Nero dove Robespierre ha scritto tutte le persone che intende mandare a morte. Charles si fa passare per un uomo del Terrore e si accredita presso Robespierre, contrastato da Saint Juste e Fouchè. In mezzo anche una vecchia fiamma che ricompare, anch’essa alleata di Barras.
Tutta la rivoluzione francese viene mostrata in salsa thriller, svilendo quasi completamente la parte storica e sociale, completamente oscurati. Gli attori si dividono in due categorie: quelli legnosi e manierati (i protagonisti Robert Cummings e Arlene Dahl nonché Jess Barker/Saint Juste) e quelli sufficientemente complessi ed interessanti, in particolare Richard Basehart/Robespierre e l’interprete di Fouchè, Arnold Moss.
Bella la fotografia e la scelta di Mann di lavorare con bianchi e neri molto taglienti che fanno risaltare la profondità di campo.