Elemental

Il nostro parere

Elemental (2023) USA di Peter Sohn


A Element City, fuoco, acqua, terra e aria vivono in perfetta armonia. L’amicizia tra Flam, una ragazzina intrepida, e Flack, un ragazzo amante del divertimento, mette in discussione le convinzioni di Flam sul mondo in cui vivono.


“Elemental” sembra emblematico della lotta dello studio per riconquistare la sua magia originale puntando su una storia convenzionale che delude il talento degli animatori coinvolti. Ambientato in un mondo in cui gli elementi naturali (terra, fuoco, acqua, aria) coesistono in una metropoli in stile newyorkese, ciascuno dei quali rappresenta classi sociali diverse, il film, diretto da Peter Sohn, da una sceneggiatura di John Hoberh, Kat Likkel e Brenda Hsueh punta in alto con quella metafora centrale, ma viene immediatamente sbilanciata dalla sua ingombrante allegoria razziale, un problema aggravato dal ritmo casuale e dalla scrittura prevedibile.

Abbondano le gag visive di sottofondo, come i “ceppi caldi” su cui mangia la gente che spara, ma i dettagli reali di Element City vengono esplorati solo superficialmente, come la rivelazione che tutti questi elementi sfruttano lo stesso trasporto pubblico. Pieno di abitanti generati dal computer e di generiche strutture moderniste, il suo ambiente sembra più un concept art, da essere ulteriormente dettagliato ad un certo punto del processo di animazione, che un ambiente vissuto e pienamente pensato.

L’uso del colore, della forma e del movimento consente la creazione di momenti poetici in cui l’intuizione visiva prende il sopravvento. Ma sono, appunto, momenti poiché il film sembra bloccato dalla narrazione priva di fantasia. Solo poche sequenze straordinarie – una visita a un giardino sottomarino di fiori di Vivisteria, una deviazione nell’animazione disegnata a mano che racconta una storia d’amore con linee minimali e vorticose – separano “Elemental” da qualsiasi altro film Pixar in cui i personaggi sono piccoli e fosforescenti. blob che viaggiano attraverso paesaggi urbani realisticamente animati e, con la rapidità con cui il film procede, non arriva mai da nessuna parte evaporando rapidamente dalla memoria.

 

 

 

 

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