Atlantic city. La decadenza

Il nostro parere

Atlantic city (1980) USA di Louis Malle

Lou è un anziano piccolo delinquente. Tutte le notti spia dalla finestra una donna che si massaggia il corpo con del succo di limone. Si tratta di Sally, che lavora in un ristorante e cerca di togliersi di dosso l’odore del cibo cucinato. Dave, ex marito di Sally, si fa vivo con lei con una partita di droga rubata a una banda di trafficanti che non tarda a eliminarlo. Lou entra in possesso della merce e comincia a smerciarla. Incontrata Sally all’obitorio comincia a corteggiarla  e per pura fortuna riesce a uccidere i gangster che lo hanno raggiunto.

Film crepuscolare di Malle che vinse il Leone d’Oro al Festival del cinema di Venezia. Lancaster incarna notevolmente la parabola del vecchio che cerca il riscatto da una vita frustrante e disperata. Decadente e demoralizzato come la città protagonista di crolli e demolizioni, il personaggio di Lancaster spera in un finale diverso dalla morte ma capisce il destino ineluttabile.

Malle alterna scene violente descritte con realismo ad altre di grande romanticismo con sfumature particolari che vanno dalla decadenza fisica alla mancanza di un ruolo genitoriale, a desideri inappagati, senza speranze di riscatto finale.

 

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