Anna (2019) FRA di Luc Besson
Sotto le apparenze di donna straordinariamente bella si cela un segreto in grado di scatenare la sua forza e le sue incredibili abilità, trasformandola in una delle assassine più temute del pianeta.
Luc Besson vede i suoi film come un’istantanea della situazione mondiale attuale. Riduce l’attuale tensione tra Est e Ovest alla semplice azione della Guerra Fredda, che, a differenza delle controparti di altre donne potenti (da “Atomic Blonde” a “Red Sparrow”), non risulta solo sanguinosa, brutale e totalmente sensuale, ma fornisce anche molto divertimento – se si viene coinvolti nella visione del mondo di Besson. La sua narrazione, arricchita da flashback sorprendentemente efficaci, è semplice ma altamente incisiva. Rispetto a Nikita, però, siamo molto più sul professionale che sull’originale.
Che si tratti di un suicidio di fronte alla morte, di un cambiamento in bagno o di un ritorno sulla scena del crimine, Besson sorprende i suoi fan con colpi di scena inaspettati, che vengono poi spiegati meticolosamente attraverso flashback. Nonostante il suo atteggiamento controverso nei confronti della stampa mondiale e le presunte accuse di molestie sessuali sul set, Luc Besson continua a ottenere successo nel cinema d’azione.