Penguin bloom (2020) AUS di Glendyn Ivin
Samantha è una fotografa rimasta su una sedia a rotelle a causa di un terribile incidente. Un giorno, i suoi figli le portano a casa una gazza ferita. Questo gesto cambierà irreversibilmente la tua vita.
La rappresentazione di una storia vera ed esemplare racchiude sempre il pericolo di cedere al melodrammatico, di cadere nelle trappole tipiche del sentimentale mescolando i sentimenti forti con la facile lacrima provocata da trucchi di regia. Cercare di sfuggire a queste trappole affidandosi a Naomi Watts, abile nel ritrarre donne forti e di carattere che sanno affrontare le difficoltà è sempre una buona idea.
L’equilibrio, però, qui non è raggiunto perchè spesso la regia valica il confine abusando delle cosiddette scene madri, spingendo sul versante commozione per suscitare sentimenti di comprensione verso la protagonista.
Queste cadute provocano una disomogeneità di fondo che rende il film accettabile nella sua splendida comfort zone e nella sua complessiva superficialità.