Vengo anch’io (2018) ITA di Corrado Nuzzo, Maria Di Biase
Un ragazzo affetto da disturbi dello spettro autistico, una donna appena rilasciata dal carcere e un assistente sociale con tendenze suicide si imbarcano in un avventuroso viaggio in macchina.
La struttura è la classica del road movie che attraversa da nord a sud l’Italia. Solita roba, vista e rivista tante volte, direte voi. Invece, la coppia comica (tale anche nella vita) nella banalità dello spunto narrativo, trova elementi di originalità, soprattutto nel taglio dato ai personaggi protagonisti, loro stessi, che hanno una vis comica e una stralunatezza simpatica e accattivante. Il contorno di battute acide e alcune situazioni comiche giostrate con le apparizioni di amici come Aldo Baglio, Ambra e Salemme, costruiscono poi siparietti piacevoli che fanno scivolare il film verso la consolatoria conclusione.
La commedia non ha avuto grande successo presso il pubblico, forse perchè i protagonisti non corrispondo all’idealtipo, forse perchè la loro comicità comprende anche battute al vetriolo, politicamente scorrette. Fatto sta che Nuzzo-Di Biase non sono affatto male. Il rischio per le prossime opere è di ricadere nelle stesse formule. Se sapranno essere diversi nella loro unicità e se riusciranno ad allargare il respiro delle loro opere, potranno dire qualcosa di interessante.