Ti guardo. Il ricco e il povero

Il nostro parere

Ti guardo (2015) VEN di Lorenzo Vigas

Coprodotto tra Venezuela e Messico, il film ha vinto il Leone d’Oro come miglior film al Festival di Venezia 2015.  Armando vive a Caracas da solo e va alla ricerca di giovani ragazzi sbandati per adescarli e portarli nella propria casa dove non consuma rapporti sessuali, limitandosi ad eccitarsi nella sola vista dei corpi nudi. L’uomo è complesso, solitario; odia il padre per motivi che non sono manifestati, è completamente rinchiuso in se stesso. Uno dei ragazzi che porta in casa, Elder, lo picchia derubandolo. Tuttavia, Armando lo cerca e gradualmente lo lega a sé, intrecciando una relazione amorosa. Elder non ha nessuno e si sente, forse per la prima volta, amato realmente e desiderato. Decide, perciò, di uccidere il padre di Armando per vendicarlo.

In qualche maniera l’opera di Vigas dà la sensazione del già visto. Il tema del proletario sfruttato dal capitalista maligno e manipolatore è già stato rappresentato più volte e difficilmente si spiega l’entusiasmo mostrato dalla giuria. Lo sguardo di Vigas è però avvolgente quando percorre le strade di Caracas, mostrandola nella sua veste caotica, disastrata, svuotata da umanità e pietà. Aiutato da due discreti interpreti riesce a reggere credibilmente la trama, senza però far decollare il prodotto. La sceneggiatura è di Guillermo Arriaga, storico collaboratore degli esordi di Inarritu.

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