The tax collector – Sbagliato

Il nostro parere

The tax collector (2020) USA di David Ayer

David Cuevas è un esattore delle tasse che lavora per uno dei più grandi criminali di Los Angeles. Quando il rivale del suo capo stravolge i suoi affari, David scopre che la sua famiglia non è più al sicuro.

Cosa è andato storto in “The Tax Collector”? Nulla, purtroppo, è andato bene. Aver utilizzato a piene mani stereotipi razzisti e clichè casuali non ha aiutato a dare profondità ad un personaggio inesistente, a rendere coerente la trama. Per non parlare della deprimente visione femminile, della sceneggiatura sconcertante. Anche gli attori contribuiscono al disastro rimanendo nell’anonimato, a rimorchio di un deprimente sviluppo. Solo LaBoeuf riesce a dare un carattere al suo ruolo esagerando però per cercare di coprire i vuoti della storia. I dialoghi sprofondano nell’inutilità e sono parecchie volte imbarazzanti

La trama bidimensionale si poggia su stereotipi ma la narrazione e il montaggio sono così banali che non si può non pensare che il Covid abbia giocato un pessimo ruolo nella lavorazione. Ayer fallisce puntando solo sulla violenza brutale senza mai dare un senso che non sia la ricercatezza dell’effetto fine a se stesso.

 

 

 

 

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