The forgiven

Il nostro parere

The forgiven (2021) USA di John Michael McDonagh


Nel corso di un viaggio verso una grande villa, una coppia benestante sull’orlo del divorzio investe e uccide accidentalmente un giovane marocchino che vende fossili sul ciglio della strada.


The Forgiven è meticoloso nel rappresentare i difetti dei personaggi. Anche quando appaiono come affascinanti, i personaggi occidentali sono arroganti, razzisti, allegramente insensibili: niente ferma la loro festa, nemmeno la presenza del padre addolorato di un ragazzo morto. Ma anche il personale del palazzo marocchino è sprezzante, misogino, omofobo nei confronti dei visitatori.

McDonagh sceglie i fossili come la metafora chiave del film. Come il trilobite, visto dagli arabi come l’incarnazione del male sepolto da tempo, il vero nucleo di David deve essere portato alla luce, gradualmente esposto alla luce del giorno mentre gli strati che ha costruito vengono rimossi in un processo di graduale umanizzazione; Fiennes eccelle mentre l’umanità tenera e sfregiata di David viene gradualmente liberata dal suo guscio di disprezzo colonialista.

Il direttore della fotografia Larry Smith punta su un’opulenza da serra, esaltando l’artificio del lusso con cui gli occidentali escludono le realtà del mondo esterno – fino allo spietato e sorprendente finale.

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