Blackbird – L’ultimo abbraccio

Il nostro parere

Blackbird – L’ultimo abbraccio (2019) USA di Roger Michell

Lily, una madre malata terminale, si prodiga per riunire tutta la sua famiglia per un’ultima volta prima di morire, avendo deciso di farsi praticare l’eutanasia. Un giorno per dirsi ogni cosa.

Blackbird” è un remake del film danese del 2014 “Silent Heart”, entrambi con sceneggiature di Christian Torpe. Questa versione risente però fin troppo dello stile “Hollywood” grazie all’uso spropositato del violino a sottolineare i momenti tristi, peraltro legati a un cast pieno di stelle (nonché di premi Oscar) e un’ambientazione da sogno in una casa da rivista di design, talmente è piena di oggetti d’arte e di stile.

Michell sa creare il giusto climax per commuovere il pubblico in alcune scene, soprattutto nel finale strappalacrime gestito però con una ricerca visiva non banale. Il film non si eleva dallo sviluppo artificioso della trama e dalla definizione dei personaggi, rinchiusi in stereotipi e clichè

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