Tempeste sul Congo – Redenzione

Il nostro parere

Tempeste sul Congo (1953) USA di Henry Hathaway

Elena è vedova di un medico specializzato in malattie equatoriali. Quasi per continuarne l’opera, si reca in Congo come infermiera. Nel viaggio viene scortata da una guida, Loney Douglas, che si innamora di lei.

La trama è relativamente semplice con Robert Mitchum che interpreta il suo personaggio tipico: duro, cinico ma con un fondo di bontà che lo redime sempre. Siamo ben lontani da La regina d’Africa e Mitchum sembra saperlo. La sua aria disincantata sembra far suggerire il disprezzo verso Hollywood ed il cinema. La Hayward è, invece, troppo carnale per apparire l’appagata vedova di un missionario. Forse la volontà era proprio questa ma non si può dire che abbiano mostrato il lato migliore di sé, mantenendo in un contesto maschilista e colonialista in alcuni punti sgradevole

Nel corso del film i protagonisti incontrano la consueta serie di tormenti, che vanno da gorilla fuggiti, stregoni nativi indisciplinati e simili. Sebbene il risultato sia comunque piacevole, il film non offre nulla di originale.

Girato interamente in studio, con un’ampia giunzione di filmati di stock che danno una buona sensazione per l’atmosfera locale, molti sono stati fuorviati nel credere che il cast sia effettivamente andato in Congo (allora Zaire) per il film. Non era così, ma l’atmosfera finale è abbastanza fluida.

Inutile aspettarsi un classico, pieno di commenti politici e simili. Tuttavia, questo è un film abbastanza divertente.

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