Sweetwater. Western essenziale.

Il nostro parere

Sweetwater (2013) USA DI Noah e Logan Miller

Western girato in modo asciutto e fremente dai fratelli Miller. Nel west un coltivatore di origine messicana viene ucciso da un fanatico religioso anche proprietario terriero, abituato ad eliminare gli avversari e le persone ritenute indegne dalla sua visione religiosa. La moglie del coltivatore, ex prostituta, decide di vendicarlo, aiutato in questo da uno sceriffo alquanto anticonformista e sui generis.
E’ un western atipico, ridotto all’essenziale, in cui sono completamente assenti le motivazioni sociologiche e alcune psicologie. Il personaggio di Ed Harris (lo sceriffo) è costruito per gigioneggiare, senza alcuna logica e credibilità. Anche il cattivone (Jason Isaacs non si smentisce) è tagliato con l’ascia, un Charles Manson avanti lettera di cui, però, non si comprende il fascino perverso, tutt’altro.
C’è un debole tentativo di definire la protagonista femminile, ma anche qua è davvero poca cosa. Il ritmo serrato è l’aspetto pregevole,.

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