Strange world – Un mondo misterioso (2022) USA di Don Hall e Qui Nguyen
Il sessantunesimo lungometraggio animato della Disney presenta un adolescente apertamente gay. Per una volta non è una caricatura e il suo orientamento non è un problema o un elemento di trama ma si inserisce in un contesto familiare di pieno appoggio. La scelta è stata fortemente voluta ed è da apprezzare perché si presenta la scelta della propria sessualità in modo perfettamente naturale.
Tanto più perchè inserito in una famiglia interrazziale.
“Strange World” è frutto della collaborazione tra Don Hall e Qui Nguyen, che in precedenza hanno lavorato a “Raya e l’ultimo dragone” e segue il filone della fantascienza inserendo dinamiche familiari e generazionali per rendere la trama aderente alle problematiche del target adolescenziale. Il punto centrale è, infatti, il legame tra Searcher e il padre Jaeger, nonché del figlio Ethan.
La storia in sé è interessante, ma la ripetizione delle dinamiche indebolisce il film. È un peccato perché i personaggi e il mondo stesso sono interessanti da guardare, da reimmaginare. La prima parte, infatti, è brillante ma l’iterazione dei modelli narrativi stanca ed anche il messaggio ecologico sbiadisce nell’attesa di un finale fin troppo evidente.
L’aspetto grafico di questo ecosistema è, invece, decisamente brillante. Tecnicamente e per quanto riguarda il design artistico, “Strange World” è di livello eccezionale ma nonostante questo manca il risultato poiché le singole parti del film sono giustificate e politicamente corrette, ma non si armonizzano nell’interazione e non formano un grande insieme.