St Vincent. I nuovi santi hanno il volto di Bill Murray

Il nostro parere

St Vincent (2014) USA di Theodore Melfi

In effetti, Vincent è uno dei figli di puttana più simpatici ed irritanti della storia del cinema. Difficile essere più scostante, politicamente scorretto, improvvisamente grandioso come lui. Difficile se non hai il volto di Bill Murray a darti sembianze e vita.

St Vincent è un film di buoni sentimenti in cui ci sono tutti gli elementi della commedia: il bambino ingenuo che apre i cuori, la donna sola che combatte contro il mondo, una situazione difficile ed un anziano uomo che si è lasciato andare di fronte al dramma della moglie, ammalata di Alzheimer che non lo riconosce più. Teoricamente si potrebbe dire che si tratti di una trama scontata ma a cambiare la situazione ci pensa Bill Murray che giganteggia e gigioneggia.

La pellicola è lui, davvero stupendo in alcuni momenti, dalla caduta al riscatto lui è sempre credibile, lo è ancora di più quando se ne esce con una delle sue battute caustiche, fulminanti che sai fanno parte della sua figura. A fargli da contorno un’insolita Naomi Watts e l’emergente Melissa McCarthy. Il bambino, Jason Liederher, è davvero bravissimo ma in ogni momento c’è lui a riempire la scena. Murray è bambino e adulto, vecchio e romantico, pasticcione ed indifeso, cinico e terribile. Ma meraviglioso.

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