Speed (1994) USA di Jan De Bont
Jack Traven è un agente speciale, inviato a disinnescare una bomba che un terrorista americano ha nascosto su di un autobus. La velocità dell’autobus deve essere mantenuta al di sopra delle 50 miglia all’ora, altrimenti l’ordigno esploderà.
Il titolo del film è esemplificativo del cinema di De Bont, esordiente alla regia dopo una ricca carriera come direttore della fotografia. Il cinema di De Bont è nato sotto il segno della velocità, in un vorticoso e serrato susseguirsi di colpi di scena, di spostamenti e prospettive. E’ proseguito così anche con la seconda opera (Twister) per poi perdere vigore con le scelte successive fino a concludere anzitempo la carriera del regista nel 2003.
Ma qua siamo nel pieno della sua energia, della complessità. Con poche pennellate (al netto degli stereotipi di base) crea un’alchimia tra i due protagonisti con una brillantissima Bullock il cui personaggio è il centro del film, la vera forza trainante. La sceneggiatura di Graham Yost accumula complicazioni inchiodando lo spettatore alla poltrona. A distanza di quasi trent’anni è ancora un potente film d’azione.