Soldati a cavallo.Virilità

Il nostro parere

Soldati a cavallo (1959) USA di John Ford

Un reggimento nordista si incunea tra le linee sudiste per sabotare la ferrovia. Tra il comandante del reparto e l’ufficiale medico esplode il dissidio sull’uso della violenza. Si tratta dell’unico film che John Ford ha dedicato alla guerra civile. Nel cast il consueto riferimento ai rapporti virili e al dolore inespresso del protagonista incarnato da John Wayne.

Al netto di toni dolciastri che tendono a mettere in secondo piano differenze sociali e culturali (lo schiavismo è un po’ troppo defilato come tema) per privilegiare il senso di fraternità che unisce gli uomini veri al di là delle bandiere politiche, il film presenta uno stile secco e talvolta brutale considerata l’epoca.

L’amore di maniera che scoppia tra Wayne e la sudista catturata quasi casualmente è specchio degli altri dell’opera Fordiana. Le donne sono caratterialmente forti ma ricercano il focolare dove quietarsi; gli uomini, invece, nascondono con pudore i sentimenti ma dentro sono dei teneroni.

Il finale riscatta quanto di sentimentale è stato inserito prima. Da segnalare, come al solito, la ricca tavolozza dei colori illuminata dal direttore della fotografia William Clothier.

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