Rosaline – Rilettura

Il nostro parere

Rosaline (2022) USA di Karen Maine

Una rivisitazione fresca e comica della classica storia d’amore di Shakespeare, “Romeo e Giulietta”, raccontata dal punto di vista della cugina di Giulietta, Rosaline, la quale è anche il recente interesse amoroso di Romeo.

Un’idea fresca ed irriverente poteva essere un segnale forte se avessero consentito agli sceneggiatori di portarla fino in fondo La scelta è stata però di dare la classica commedia romantica ad un pubblico giovane. Aggiungiamo all’amore qualche risata, un tocco di esotismo che rispetta le minoranze (neri e asiatici nella Verona medievale sono un po’ azzardati, no?) e la giusta attenzione ai diritti lgbt con un Paride omosessuale ma fin troppo queer. In più hanno modernizzato il linguaggio aggiornandolo al tipico slang giovanile.

Eppure le intuizioni c’erano ed erano tutte di ottimo stampo. (Attenzione Spoiler) Romeo dipinto come un vanesio che cambia donna ripetendo però le stesse battute, Giulietta sciocchina e superficiale, la cugina Rosaline emancipata ed indipendente sono caratterizzazioni riuscite. Il mix tra i richiami all’opera shakespiriana e le citazioni del Cyrano o addirittura di Il laureato mostrano il gusto degli sceneggiatori.

Il coraggio di farsi beffe di un classico con intelligenza sarebbe stato da premiare. Tuttavia, l’aver ceduto alle mode, aver scelto di portare Rosaline nella più banale storia d’amore possibile, prevedibile dal primo secondo che appare Dario, è un peccato mortale che rigetta un’opera, potenzialmente brillante, in una medietà assoluta.

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