Rachel – Ambiguo e morboso

Il nostro parere

Rachel (2017) UK di Roger Michell

Philip, giovane inglese in viaggio in Italia, desideroso di vendicare la morte del cugino Ambrose, ne affronta la moglie, rimanendone però sedotto e cedendo ai suoi giochi di potere.

I romanzi della Du Maurier hanno sempre un taglio ambiguo e morboso che pervade ogni momento dell’opera. Le sue eroine sono possedute da un’aura di mistero che le fa apparire, di volta in volta, vittime e carnefici. Michell, aduso soprattutto a commedie ma autore anche di buoni drammi, gira con professionalità e rigore utilizzando simbolismi e giocando sull’enigmaticità dei personaggi. Rachel, interpretato da una volitiva Weisz, è inquietante ed affascinante il giusto.

Le tante domande che emergono durante il film restano sostanzialmente senza risposta poichè il regista svela una parte del mistero sufficiente ad alimentare diverse possibili versioni. La regia è limitata da una sceneggiatura traballante, caratterizzata da raffinatezze e cadute. Dal punto di vista formale è un prodotto professionale, ma lascia parte del proprio fascino a diversi errori.

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