Noi siamo Francesco. Amore per tutti

Il nostro parere

Noi siamo Francesco (2013) ITA di Guendalina Zampagni

Francesco è un bel ragazzo, sportivo, studioso (va all’università), intelligente e simpatico. Ha però un problema: è senza braccia. Accudito dalla madre che ha rinunciato a tutto per lui, persino ad una vita privata, Francesco è cresciuto senza un vero amore, rigettato per il suo aspetto fisico. La sua compagnia è un grande amico, Stefano, che lo sostiene in ogni momento di difficoltà fino a anteporla alle sue diverse storie sentimentali. Tutti vorrebbero che Francesco avesse una sua sessualità. La madre gli trova una prostituta, mentre Stefano lo incoraggia ad approcciare, Sofia, una ragazza che mostra interesse per lui.

Trattare la sessualità dei disabili è sempre un’opera meritoria, anche se si è scelto di darle un aspetto rassicurante con la fisicità statuaria di Mauro Racanati. La regista segue la giornata di Francesco, i suoi dubbi, le paure, le passioni con grande partecipazione ma con tono lieve, da commedia. Le fragilità in fase di scrittura vengono risolte con una simpatica spontaneità dei protagonisti. I ragazzi, soprattutto, suppliscono alle debolezze interpretative con sincerità e partecipazione. Il merito della pellicola è proprio questo: saper toccare i diversi angoli della quotidianità di un disabile senza scadere nel pietismo. Semmai, si rischia l’effetto opposto, quando la semplificazione delle psicologie lascia il campo al bozzettismo. L’equilibrio complessivo è piacevole. Bisogna poi valorizzare i tentativi di fare commedia parlando di temi duri e difficili, invece che rinchiudersi nell’alveo del classico salotto romano, piuttosto che nel dramma ombelicale di tanto cinema nostrano.

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