Macbeth. Il febbrile desiderio di potere

Il nostro parere

Macbeth (2015) UK di Justin Kurzel

Il testo di William Shakespeare è stato spogliato dal regista per renderlo essenziale, desolato, scabro come il paesaggio scozzese in cui si muovono i personaggi. Il mondo medievale, immerso nella violenza più bestiale, nella desolazione dello spirito, è il vuoto da cui emerge Macbeth. Il conte che uccide il Re per prenderne il potere, diventando un feroce tiranno è un uomo dominato dalla paura. Quando la supera decidendo di assassinare il sovrano, ne viene divorato diventando ebbro di potere.

Fassbender si muove febbrile per tutto il film, preso dalla stato di esaltazione del personaggio ne rende i suoi movimenti interiori con enorme forza. Ne esce un ritratto imperioso di Macbeth, mostrato come un uomo attonito da quanto gli sta accadendo, mosso dal terrore e dal desiderio. Sul suo volto si leggono i contrastanti umori che lo portano ad una follia rassegnata, in balia degli eventi più che attore egli stesso. Altrettanto convincente nella prima parte la Cotillard che ritrae Lady Macbeth dandone la visceralità dell’odio verso il mondo che gli ha sottratto l’unico figlio, scivolando poi progressivamente nella disperazione finale. Non vi è mai concessione al bello. Tutto è immerso nell’oscurità provocato dal fumo, dal freddo penetrante.

Se gli attori sono estremamente efficaci (se si ascoltano nella versione originale), meno espressiva è la regia che non riesce ad emozionare, pur incorniciando la recitazione del cast con efficaci ed eleganti movimenti di macchina nelle scene di dialogo.

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