Lo strano amore di Marta Ivers – Donne e alcol

Il nostro parere

Lo strano amore di Marta Ivers (1946) USA di Lewis Milestone


Martha cerca di mantenere segreto il suo coinvolgimento nella morte di sua zia. Pensa di essere al sicuro quando sposa l’unico testimone dell’incidente, finché non si fa vivo un vecchio amico.


Molti ricorderanno quest’opera come il debutto cinematografico di Kirk Douglas. Ed è difficile non essere impressionati dall’interpretazione del giovane attore. Ma Douglas è solo un pezzo di questa diabolica storia noir con Barbara Stanwyck come protagonista. Il regista Lewis Milestone e lo sceneggiatore Robert Rossen hanno messo insieme una storia con un quartetto di personaggi affascinanti, legati tra loro da oscuri segreti, ambizioni spietate e troppo alcol.

Tutti gli attori sono divertenti nelle loro parti appariscenti. Stanwyck è splendida, specialmente verso la fine del film quando non è più in grado di contenere i suoi veri sentimenti. Anche Douglas è abbastanza bravo, e non c’è da meravigliarsi che abbia intrapreso una carriera così illustre. Scott è sexy e sfacciata con un personaggio molto moderno, mentre Heflin tiene insieme gran parte del film con le sue brillanti battute e la dedizione agli elementi noir della sceneggiatura. Così tanti anni dopo l’uscita originale del film, è davvero una meraviglia essere ancora affascinati dalla parte di Sam Masterson.

Lo strano amore di Martha Ivers è un classico spesso trascurato dagli amanti del noir, un film sottile ed intelligente: per questo funziona così bene.

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