Le streghe – Cattivone

Il nostro parere

Le streghe (2020) USA di Robert Zemeckis

Un giovane orfano, alla fine del 1967, va a vivere con la sua adorata nonna a Demopolis, una cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono in alcune streghe diaboliche.

Il progetto di riadattare il famoso romanzo di Roald Dahl è sortito da Guillermo Del Toro, anche sceneggiatore, è transitato per Alfonso Cuaron per approdare nelle mani di Robert Zemeckis in versione live action. La prima scelta è stata di spostare l’ambientazione della storia dall’Inghilterra degli anni ’80 all’Alabama del 1967 facendo diventare protagonista  un ragazzino afroamericano a ritmo di musica soul. Questo consente di portare nela storia suggestioni sulla lotta per i diritti civili, come l’albergo a forma di casa coloniale dove i neri sono esclusivamente personale e non ospite.

Tuttavia resta un film dalle tematiche tipiche di Zemeckis; infatti non si può non notare le similitudini con La morte ti fa bella dove le mutazioni corporee erano l’asse portante esattamente con in quest’opera che ha in comune anche l’essere riuscito solo in parte. Ci sono però riferimenti all’elaborazione del lutto, la necessità della fantasia che ti salva dal dolore. La CGI troppo invasiva limita l’aspetto stregonesco e l’estetica orrorifica derivante dal racconto originale.

Se Octavia Spencer è brillante nella sua interpretazione, molto più statica è quella della Hathaway, manierata e solo al servizio dell’effetto speciale.

 

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