La mummia. Morti e rimorti

Il nostro parere

La mummia (2017) USA di Alex Kurtzman

In Iraq, il sergente Nick Morton e il caporale Chris Vail scoprono accidentalmente la tomba di Ahmanet. Jenny Halsey, un’archeologa che ha avuto un trascorso con Nick, arriva e indaga la tomba. Dopo averlo estratto, il sarcofago viene messo in un aereo per trasportarlo in Inghilterra. Durante il volo, Vail viene posseduto dal potere di Ahmanet in seguito ad un morso di ragno  e cerca di attaccare il gruppo, costringendo Nick a sparargli. Poco dopo un enorme stormo di corvi si abbatte sull’aereo, facendolo schiantare e uccidendo tutti a bordo tranne Jenny, che grazie a Nick riesce a lanciarsi con un paracadute. Nick si risveglia il giorno dopo in un obitorio a Oxford e apprende dal fantasma di Vail che è maledetto.

Il rinnovo della saga della Mummia è una cagata pazzesca (Fantozzi dixit), senza senso e misura. Quando improvvisamente si scopre che Crowe è niente meno che Jekyll e Hyde ultracentenario (ma perfettamente in forma, pancia da birra a parte) raggiungiamo il parossismo e la storia diventa mano a mano sempre più scombiccherata e assurda. Se aggiungiamo la recitazione da palo della luce di Cruise e la totale mancanza di credibilità di Crowe nel ruolo, diamo il quadro finale. Inguardabile.

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