La corrispondenza. Non lasciarsi

Il nostro parere

La corrispondenza (2016) ITA di Giuseppe Tornatore

Amy, giovane studentessa di astrofisica, è legata sentimentalmente ad Ed, notissimo professore molto più vecchio di lei. Lontani per motivi di studi, si sentono via mail oppure in videoconferenza. Amy non sa che Ed sta morendo, lo scopre solo a fatto avvenuto. Tuttavia, la donna continua a ricevere videomessaggi dall’uomo che amava, oltre che lettere, regali. Ovviamente sbalordita ed incredula Amy scopre che questo è il modo con cui Ed ha deciso di lasciarla. Non avendola avvisata del male che lo consumava, ha pianificato un lungo addio, fatto di pensieri, gesti, consigli alla donna che lo ha reso così felice.

Tornatore è il migliore regista italiano dal punto di vista formale insieme a Sorrentino. Pochissimi sanno costruire l’immagine come lui: viva, pulsante, calda in questo caso. Il suo difetto sta nell’uso eccessivo della retorica che spesso lo fa cadere nel didascalismo, nella ricerca della bellezza estetica vuota di emozioni. In questo film, la sensazione è proprio questa. Invece di emozionare, l’0ggetto film resta distante, freddo, cerebrale. I sentimenti che dovrebbero traboccare suonano come falsi, ridondanti. Nonostante il cast altisonante, l’0perazione risulta inespressiva. Peccato.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email