La città nera – Azzardi

Il nostro parere

La città nera (1950) USA di William Dieterle

Danny Haley ha un passato come eroe di guerra. Ora però la sua principale occupazione consiste nel giocare d’azzardo a poker. Quando assieme ad un collega fa la conoscenza di Arthur Winant, un ingenuo appena trasferitosi in città, riesce a mettere su un piano all’apparenza infallibile: vincere più di cinque mila dollari grazie ad una serie di partite truccate.

Film drammatico girato con uno stile noir ed in effetti lo è a pieno titolo anche se parla di un uomo caduto nel baratro che non riesce più ad uscire dalla sua perdizione. La parte più importante sta nella distruzione del moralismo borghese che il regista compie.

Abbiamo un antieroe che non crede più nella vita, un amore infelice e la comprensione del divorzio, l’idea che la donna perduta è, in fondo, la migliore, i giocatori d’azzardo che sono compulsivi, lascivi, senza scrupoli. Il quadro che ne esce è quello di una società distrutta, senza scopo se non l’amore che è forse l’unica medicina possibile. Anche questa, però, senza romanticismi poichè non esiste l’amore perfetto e poetico ma solo l’unione di solitudini.

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