Jolanda – La figlia del corsaro nero

Il nostro parere

Jolanda – La figlia del corsaro nero (1953) ITA di Mario Soldati

La piccola Jolanda è stata educata dal padre adottivo a diventare un vero e proprio pirata. Giunta alla maturità, la donna decide di portare a termine una missione importante: vendicare l’uccisione del Corsaro Nero, il vero genitore. Reclutato l’aiuto di Morgan, la giovane attacca immediatamente il governatore Van Gould.

Classico film in costume professionale e poco più. La rielaborazione del libro di Salgari è liberissima, così come libera è la fantasia di Soldati che dispiega le macchine da presa nel tentativo di creare una divertente rilettura del genere. La protagonista femminile, May Britt, fu scoperta da Ponti e Soldati quando faceva l’assistente ad un fotografo di Stoccolma. Lanciata con la prospettiva di essere una nuova star, l’attrice sfiorò il successo quando fu ingaggiata ad Hollywood con un breve successo però. Nel suo esordio è davvero scanzonata ed agile pur con tutte le limitazioni evidenti.

Inseguimenti, tradimenti, imbrogli ed amori in mezzo a scontri e combattimenti sono il fulcro dell’opera che limita al massimo le speculazioni intellettuali cercando di mantenere il ritmo necessario alla riuscita. In effetti la cosa funziona solo a momenti alterni. Se i personaggi che aiutano Jolanda a vincere sono abbastanza anonimi, lo stesso non si può dire del vilain che ha una sua compiuta dignità.

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