Johnny Oro – Western selvaggio

Il nostro parere

Johnny Oro (1966) ITA di Sergio Corbucci

Johnny Oro, un cacciatore di taglie, commette l’errore di lasciare in vita il più piccolo di tre fratelli, ricercati dalla legge. Questi, allora, si allea con una tribù di indiani e gli dà la caccia allo scopo di vendicarsi.

Girato molto e bene da Sergio Corbucci, originale ispiratore di Tarantino (e si vede), con stile caustico ed esplicito. Il cinismo e la violenza sono predominanti. Corbucci non ha pietà di donne e bambini, anch’essi uccisi senza tanti problemi dai “cattivi” di turno. Vi sono alcuni salti narrativi ed ellissi cinematografiche fin troppo grezze (l’uccisione della donna di Johnny che, per la verità, non sembra minimamente sconvolto dalla notizia) che lasciano perplessi ma siamo pienamente nel manierismo degli spaghetti western, intendendo per manierismo la capacità di elevare i difetti del genere a pregi.

La recitazione è zoppicante, la musica ridondante ma le sparatorie sono scult puro.

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