indianapolis pista infernale – Tradimenti

Il nostro parere

Indianapolis pista infernale (1969) USA di James Goldstone

Un giovane corridore automobilista incontra una donna divorziata. I due si innamorano, ma la passione esagerata dell’uomo per il proprio lavoro fa sì che la donna decida di trovare altrove affetto e compagnia.
Paul Newman unisce i suoi tre grandi amori in una volta sola: la moglie, la guida e il cinema. La passione per le corse è lo sfondo di un melodramma solido e diretto con gusto e misura da James Goldstone. La sua influenza e generosità si intravede nel saper concedere spazio alla moglie in un ruolo davvero di spessore, puntando sul disegno psicologico dei protagonisti più che sull’elemento spettacolare che pure insiste per l’alta qualità delle riprese delle gare.
Il ribaltamento della prospettiva è l’elemento più interessante di un’opera poco pubblicizzata e di livello medio, ma che consente appieno di valutare la grandezza di Newman come attore. In una pellicola di questo tipo si può apprezzare la qualità dell’interpretazione dove i dialoghi diventano credibili così come le azioni, mai spiegate ma solo espresse. In questo senso essere coppia nella vita è stato utile per essere notevoli sullo schermo.

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