Il professore e il pazzo – Parole, parole, parole

Il nostro parere

Il professore e il pazzo (2019) USA di P.B. Shemran

1879: per redigere il primo dizionario di inglese, un accademico di Oxford riceve l’aiuto di un reduce rinchiuso in manicomio, tormentato da incubi che lo hanno spinto ad uccidere un uomo innocente.

La vicenda umana abbastanza incredibile, ma vera, di un assassino schizofrenico determinante per la realizzazione del dizionario inglese moderno, è al centro della pellicola che dovrebbe segnare il rilancio (in qualche modo) della carriera di Mel Gibson, affossata dai tanti problemi di carattere personale.

Anche questa volta, però, il suo rilancio dovrà essere rinviato, anzi sembra che abbia nuociuto persino a Sean Penn che non apporta alcun beneficio ad un film abbastanza confuso e irrisolto. E’ di difficile individuazione infatti la tematica di quest’opera. Parla dell’ossessione? Tema certamente presente in entrambi i personaggi principali. Parla di principi e passione? Sicuro che c’è questa interpretazione ma i principi sono superficiali. Parla di giustizia? L’accenno c’è ma dov’è la sintesi proposta dall’opera?

In pratica siamo di fronte ad un buona ricostruzione d’epoca, a una vicenda estremamente singolare che meritava di essere narrata e poco più.

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