Il mio amico Nanuk. I buoni sentimenti

Il nostro parere

Il mio amico Nanuk (2014) ITA/CAN di Brando Quilici e Roger Spottiswoode

L’amicizia tra un ragazzo ed un cucciolo di orso che ha perso la mamma tra l’incomprensione degli uomini e la sfida della natura è stata girata con buona professionalità, immagini di un certo rilievo dal punto di vista naturalistico ma con uno sviluppo narrativo elementare ed intriso di buonismo da apparire a tratti stucchevole.

L’ambientazione nel circolo polare artico aiuta a trovare momenti di stampo documentaristico che ricordano l’operato del padre del regista, quel Folco Quilici che ha praticamente inventato il genere in Italia, insegnandolo a buona parte del mondo. Al suo fianco un abile professionista come Spottiswoode che fornisce l’apparato tecnico per dare continuità alla narrazione. Se si toglie la profondità dell’immagine, il film si recinge unilateralmente nell’ambito del film per ragazzi, troppo melenso per essere vero. Da notare la presenza di Goran Visnjic, interprete di E.R.: doveva essere l’erede di George Clooney ma non c’è mai stata la possibilità che lo fosse.

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