I segni del cuore – Falsi remake

Il nostro parere

I segni del cuore (2021) USA di Sian Heder

Ruby, 17 anni, è l’unica persona udente nella sua famiglia. La ragazza sogna un futuro nel canto, ma allo stesso tempo sente la responsabilità di prendersi cura dei suoi cari.

Con CODA (2021), remake del film francese La Famiglia Bélier, il regista Sian Heder mette in luce gli alti e bassi di una famiglia sorda di fronte all’ambiente ed il titolo fa riferimento al linguaggio dei sordi.

La sceneggiatura di Heder bilancia la commedia con il dramma attraverso i momenti familiari. Tutto questo racchiuso in aspetti come il sesso, l’amore e le aspirazioni personali. Il film cattura il processo che Ruby attraversa da adolescente. Prova attrazione per il suo compagno di coro Miles così come il tipico bullismo giovanile dovuto al suo modo di vivere.

Heder, con sensibilità ed empatia, sottolinea anche la comprensione e l’accettazione come motivazioni di una famiglia. Il tutto supportato dall’aspetto del suono che mette in evidenza la differenza tra ascoltare e osservare le reazioni umane del volto.

La sceneggiatura di Heder, ispirata a La Familia Bélier, riprende aspetti caratteristici del film originale come personaggi, situazioni, contesti e narrazioni riadattandolo all’ambiente americano del Massachusetts, all’immigrazione latinoamericana e alle tribolazioni adolescenziali.

La trasposizione risulta però prevedibile e convenzionale, anche se alla fine conforta e intrattiene. Tutto grazie alla performance del cast, in particolare Emilia Jones e Troy Kotsur. Le musiche, per quanto belle, sono avulse dalla storia, diversamente dal film francese e troppe scelte sono semplicistiche perchè vogliono dare l’happy end a dispetto di qualunque realtà.

 

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