I film Palma d’Oro a Cannes – 4

Ultima carrellata dei film vincitori della palma d’Oro. Ancora una volta emerge l’attenzione ai temi politici, ideologici, ma anche la capacità di riconoscere nuovi talenti, riparando talvolta ad errori del passato con premi alla carriera, più che alle opere in sè. Solo un’affermazione per l’Italia con Moretti, ma ci sono stati anche premi importanti per Benigni, Sorrentino e Garrone (due volte).

1996: Segreti e bugie (Secrets & Lies) di Mike Leigh (Gran Bretagna)

1997: L’anguilla (Unagi) di Shōhei Imamura (Giappone)

ex aequo Il sapore della ciliegia (Ta’m e guilass) di Abbas Kiarostami (Iran)

1998: L’eternità e un giorno (Mia aioniotita kai mia mera) di Theo Angelopoulos (Grecia)

1999: Rosetta di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio)

2000: Dancer in the Dark di Lars von Trier (Danimarca)

2001: La stanza del figlio di Nanni Moretti (Italia)

2002: Il pianista (The Pianist) di Roman Polanski (Francia/Polonia)

2003: Elephant di Gus Van Sant (USA)

2004: Fahrenheit 9/11 di Michael Moore (USA)

2005: L’Enfant – Una storia d’amore (L’Enfant) di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio)

2006: Il vento che accarezza l’erba (The Wind That Shakes the Barley) di Ken Loach (Gran Bretagna/Irlanda)

2007: 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni (4 luni, 3 săptămâni şi 2 zile) di Cristian Mungiu (Romania)

2008: La classe – Entre les murs (Entre les murs) di Laurent Cantet (Francia)

2009: Il nastro bianco (Das weiße Band) di Michael Haneke (Germania/Austria)

2010: Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti (Long Boonmee raleuk chat) di Apichatpong Weerasethakul (Thailandia)

2011: The Tree of Life, di Terrence Malick (USA)

2012: Amour di Michael Haneke (Francia/Austria)

2013: La Vie d’Adèle di Abdellatif Kechiche (Francia/Belgio/Spagna)

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