Fast & Furious 9 – Troppo

Il nostro parere

Fast & furious 9 – The fast saga (2021) USA di Brian Tyler

Dom Toretto conduce una vita tranquilla insieme a Letty e a suo figlio, il piccolo Brian, ma non sa che il pericolo è sempre in agguato. Questa volta, una nuova minaccia costringerà Dom a confrontarsi con il suo passato.

Il cinema, si sa, richiede la sospensione dell’incredulità, modo di definire che crediamo all’impossibile, ma qua si è andati ben oltre. Le peripezie di Toretto e company sfidano ogni legge della fisica come neppure nei cartoni animati avviene, richiedendo così uno sforzo per non ridere di fronte alle esagerazioni di una trama ridotta all’osso e con caratteri talmente primari che si fa fatica a credere che articolino il pensiero. Quando, infatti, il fratello di Dom diventa buono dopo che fino ad un attimo prima voleva semplicemente conquistare il mondo solo per far vedere al fratello che lui ce l’aveva più lungo, siamo al livello dei migliori episodi di Peppa Pig in quanto a logica e profondità.

L’obiettivo è, quindi, divertire il pubblico con un simpatico scacciapensieri in cui le evoluzioni esagerate sono fatte per far spalancare la bocca e sogghignare. Si dubita addirittura che non ci sia sarcasmo quando si lancia nello spazio un’automobile per rompere un satellite dannoso. Forse l’intenzione del regista è prendere in giro il pubblico e la saga con una buona dose di autoironia, si spera.

Invece no, c’ è la convinzione che il dramma di Dom sia commovente, emozionante e questo preoccupa perchè non c’è comprensione dei limiti. Se Diesel vuole continuare a proporre l’infinita (e ridicola) storia dei Toretto lo può fare con dignità nell’ambito di genere. Ma qua la dignità si è presa una vacanza.

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