Dune – Le immensità

Il nostro parere

Dune (2021) USA di Denis Villeneuve

In un distante futuro dell’umanità, il duca Leto Atreides accetta la gestione di un pericoloso pianeta, Dune, l’unica fonte di una droga in grado di allungare la vita e fornire eccezionali capacità mentali.

Dune di Denis Villeneuve è un film monumentale in un modo che forse non si vedeva da David Lean. Il regista e co-sceneggiatore ha preso una storia che gli è familiare – e non solo perché tratta da un libro, di Frank Herbert, amato da molti – e l’ha raccontata con non comune eleganza e pensosità, persino sognante, con scene che tolgono il fiato.

Il regista canadese è ormai un maestro del genere perchè mantiene il suo sguardo poetico originale qualunque sia il contesto in cui agisce riuscendo nel compito di restituire l’impatto del libro con stile narrativo sobrio e, contemporaneamente, sontuoso. Semmai, si può dire che, nonostante le sue immagini vertiginose e vibranti, non riesce a sfuggire a una certa rigidità tipica dei modelli epici cui si ispira.

In diversi si sono arenati su questa mastodontica opera. Non vi è riuscito il “folle” Jodorowski che lo voleva girare negli anni 70, non Ridley Scott che ha passato la mano infine a David Lynch che non ha mai amato il suo film del 1984. Villeneuve ha deciso così di dividere la complessità dell’opera in due filmando solo la prima metà circa della storia originale di Herbert e riducendo al minimo le spiegazioni narrative.

Il testo originale, ispirato in parte dai Sette pilastri della saggezza di TE Lawrence, si ispira alla cultura islamica per definire i Fremen così come il colonialismo ottocentesco è alla base del racconto dello sfruttamento del pianeta. Il centro del primo film è, invece, il racconto di formazione di Paul Atreides e la domanda ovvia che ci si pone. E’ lui il messia atteso? Per molti aspetti troviamo riferimento alla logica narrativa di Star wars.

Questo gioco di rimandi, evidenti anche nei costumi, è dovuto al fatto che Lucas ha attinto dalla mitologia di Herbert molte delle idee alla base della sua saga, comprese le ambientazioni. Tuttavia, rispetto al successo di Star Wars manca il senso di compiutezza dell’opera con un finale all’altezza dell’epopea, un piccolo sforzo in più per riuscire a generare una maggiore risposta emotiva.

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