Dove eravamo rimasti. Commedia un po’ sprecata

Il nostro parere

Dove eravamo rimasti (2015) USA di Jonathan Demme

E’ da molti anni che Demme non riesce a costruire un film di ottimo livello come ci aveva abituati negli anni novanta. A parte lo spiraglio offerto con Rachel sta per sposarsi, ha diretto solo opere molto “industriali” a cui non si può eccepire molto dal punto di vista formale ma che non vanno mai oltre la superficie per quanto riguarda l’aspetto contenutistico. In effetti, si tratta dello sviluppo deludente di una carriera che poteva essere davvero notevole ma si è interrotta per chissà quali motivi.

Anche questa commedia non sfugge a questa regola. La vicenda di Ricki, cantante rock di infimo livello, che ha rinunciato in età giovanile alla famiglia e all’agiatezza per scegliere la vita da musicista, poteva essere lo spunto per una riflessione sulla famiglia americana, sulle contraddizioni della società (Ricki è ultraconservatrice, ma il marito abbandonato è sposato con una donna di colore, inoltre un figlio è gay).

Demme, invece, sceglie la strada del politicamente corretto, dell’happy end pacificatorio in cui tutti si riconciliano con tutti ed il proprio passato: una delusione cocente. Va sprecato un capitale umano (Meryl Streep, Kevin Kline) per una superficiale e banale narrazione.

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1 Response

  1. Roberto scrive:

    Una vera e propria cagata. Scontata. Buonista. Non basta la straordinaria Streep

     

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