Book Club – Istinti sopiti

Il nostro parere

Book club (2108) USA di Bill Holderman

Da 30 anni, 4 amiche si assegnano a turno un libro da discutere davanti a un bicchiere di vino. Insieme formano un ‘book club’ in cui si confrontano e voltano pagina. Sessantenni sull’orlo di una crisi sessuale, decidono di leggere “Cinquanta sfumature di grigio”. Le prodezze di Christian Grey le convincono a rimediare alla povertà della loro vita sessuale.

Poteva essere una simpatica commedia sull’amore nella terza età ed il cast era una sicura garanzia visto l’imbarazzante lista di grandi nomi presenti anche tra i comprimari, tra cui diversi premi Oscar. Poteva essere ma non è per la pochezza della sceneggiatura che privilegia sempre la scelta più semplice e, inutile dirlo, scontata.

La sessualità è sempre motivo di equivoco e di risata e se non fosse per la giusta considerazione delle persone agè, ci sarebbe poco da salvare. E’ proprio il testo che rende impossibile considerare l’opera positivamente, l’insieme di frasi di basso livello, affermazioni da adolescenti che a 70 e più anni si risvegliano dopo aver letto il peggior libro che si possa leggere? Davvero appassionate di letteratura che hanno letto Erika Jong, come appare nella fotografia posticcia da giovani, possono valutare positivamente un libro del genere? Cosa hanno imparato in questi anni di lettura?

Al di là delle facili ironie, dispiace che il copione abbia reso inutile gli sforzi di tutti. D’altro canto, l’altro punto debole è una regia fiacca e spenta, guarda caso è lui pure lo sceneggiatore.

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