Blu profondo 3 (2019) USA di John Pogue
La dottoressa Emma Collins e la sua squadra di esperti trascorrono la terza estate sull’isola di Little Happy studiando l’effetto del cambiamento climatico sui grandi squali bianchi.
Partito con vaghe e confuse considerazioni etico e naturalistiche, il film scivola rapidamente nei clichè del genere, cioè un gruppo di palestrati, il cattivone, l’amore e le tanti solite vittime. Di suo Pogue ci mette l’assurdo, vale a dire gli squali che saltano come delfini, che si sbranano gli uomini solo per divertimento e altre amenità degne di Sharknado, piuttosto che di un franchising.
Dietro a tante chiacchiere sull’ambiente si nasconde il solito swing per adolescenti che cercano più azione che riflessione, più squartamenti e meno chiacchiere. Ma anche quello è fatto male. Non basta digrignare i denti e gonfiare i muscoli per essere credibili nel ruolo di vilain.