Blackberry (2023) USA di Matt Johnson
La parabola del BlackBerry, il primo smartphone a essere stato messo in commercio: l’ascesa meteorica, il culto pagano e infine la disastrosa disfatta che ne ha segnato la fine e forse l’oblio.
BlackBerry è divertente, ma c’è anche qualcosa di triste e profondo nel suo incapsulamento della velocità vertiginosa a cui la cultura moderna può cambiare. Il film è una commedia dalla tendenza umana a credere che stiamo vivendo nel momento più avanzato possibile. Ma mentre anche quelli di noi che hanno vissuto il suo regno possono ora ridacchiare al BlackBerry, la sua esistenza ci ricorda di guardarci intorno alle nostre vite di oggi e di chiedersi, sospettosamente, quale delle nostre ossessioni attuali sembrerà assurdamente bizzarra dopodomani. Niente è per sempre e nulla è al sicuro dalle mascelle rapaci del progresso.
Il ritmo intenso che Johnson da al film sacrifica una parte delle potenzialità degli attori che pure si esprimono bene nei rispettivi ruoli. Il film pur senza eccellere riesce a mantenere discretamente la tensione e l’attesa del crollo dei “cattivi” della storia.
