Upgrade (2018) USA di Leigh Wannell
Una rapina lascia Gray Trace paralizzato e vedovo di moglie. Un inventore gli offre un impianto in grado di rimetterlo in piedi: l’uomo cerca quindi vendetta contro i criminali che hanno distrutto la sua vita.
Il futuro ci permetterà di recuperare l’uso del nostro corpo? I software che regoleranno questa cosa entreranno in dissidio eticamente con il nostro io? Questi dubbi amletici vengono risolti da Whannell (impegnato in Saw e Insidious come produttore e regista) con un filmaccio al limite del ridicolo dove l’azione fa sorridere e non esiste tensione. Il testo è davvero imbarazzante, ma altrettanto imbarazzanti sono gli attori, tutti sfuocati e palesamente in difficoltà rispetto all’esiguità dei mezzi a disposizione della produzione. Quando il software si impossessa del corpo di Gray, l’attore risolve il tutto con uno semplice raddrizzamento della schiena che dovrebbe suggerire allo spettatore che il supereroe è in funzione. Tutto il resto è noia.
