Una gita di piacere. L’amore folle.

Il nostro parere

Una gita di piacere (1975) di FRA di Claude Chabrol

Chabrol dirige Paul Gegauff (autore anche della sceneggiatura) e la moglie Daniele in un classico amour fou. Philippe, stanco del menage familiare, chiede alla moglie di diventare una coppia libera. L’idea, partita dai suoi pruriti personali, finisce invece per piacere troppo alla donna che, dopo una serie di avventure umilianti per il marito, lo lascia. Philippe non si rassegna e di tappa in tappa scivola nella sua personale follia e nella tragedia.

La critica definisce stravagante l’opera rispetto alla filmografia Chabroliana anche se le tematiche sono tipiche del regista francese, basta pensare a L’enfer (1994) o Grazie per la cioccolata (2000). Lo stile è, in effetti, parzialmente distopico rispetto a Chabrol, perché ispirato al concetto di cinema-verità. Nel gioco degli specchi, da segnalare che i due protagonisti si sono separati prima del film stesso.

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