The last rifleman – Ritorno in Normandia (2023) UK di Terry Loane
Artie Crawford, veterano della Seconda guerra mondiale, vive in una casa di cura nell’Irlanda del Nord. Dopo la morte della moglie, decide di ignorare ogni consiglio e parte da solo per la Francia per partecipare al 75esimo anniversario dello sbarco in Normandia.
Film amorevole e pieno di sentimenti, si tratta di un’opera costruita con cura e passione. Indubbiamente, il più grande successo del film è il suo protagonist; Pierce Brosnan, infatti, esplora l’aspetto più drammatico dell’attore, ritraendo un uomo che ha perso quasi tutto e che si aggrappa tenacemente a tutto ciò che rimane, indipendentemente dalle avversità che deve superare per raggiungere il suo obiettivo. Il film si concentra non solo sul viaggio personale di Artie, ma anche sul numero di personaggi meravigliosi che conosce lungo il suo cammino; dagli ex coetanei in tempo di guerra a persone che vogliono semplicemente aiutare un uomo buono, riuscendo a catturare l’essenza di ciascuno di loro. In questo senso, il film ha ragione a presentare una serie di personaggi accoglienti che contribuiscono in modo significativo allo sviluppo della trama e alla profondità emotiva della storia.
Nonostante tutto questo, il film non riesce a distinguersi in quasi tutti gli altri aspetti. Da un punto di vista tecnico, il film è presentato in modo abbastanza semplice; né la direzione né la parte visiva spiccano. Inoltre, il film segue un tracciato prevedibile, nonostante sia basato su fatti reali, utilizza una procedura di base narrativamente parlando, rendendola prevedibile. In conclusione, è un film veramente accattivante. Un viaggio pieno di cuore e buone intenzioni con un protagonista accattivante. La trama si muove, mentre tutti i personaggi aggiungono un tocco di autenticità, immergendo lo spettatore in un film che mette in evidenza l’essenza umana ed emotiva della storia di Artie Crawford, un uomo che intraprende un viaggio. – Il suo ultimo viaggio.
