The interview. Umorismo nero e politicamente scorretto.

Il nostro parere

The interview (2014) USA –  Evan Goldberg e Seth Rogen

Seth Rogen è un vero divo negli Stati Uniti (ma è canadese) nel genere comico. Non è però il semplice attore dalla comicità grossa, venata di doppisensi a carattere sessuale. O perlomeno non si limita a questo.

Lo aveva già mostrato in Facciamola finita, costruito con lo stesso cast di goliardi, ovvero il coregista Evan Goldberg e l’amico di tutta una vita James Franco. I due si erano allegramente presi in giro senza nessuna vergogna interpretando se stessi durante un’improbabile apocalisse. Il risultato era stato un film pieno di gag, alcune irresistibili, dove il pubblico si divertiva a vedere le partecipazioni di altri divi hollywoodiani (Michael Cera, Channing Tatum, Emma Watson, Jay Baruchel, Jonah Hill) morti in modi assurdi o mostrati in condizioni “anomale”.

L’intervista ha quasi provocato una crisi internazionale perché la Corea del Nord ha protestato veementemente contro la pellicola, che se la prende con irriverenza (un eufemismo per la verità) contro il dittatore Kim Jong Un. La nazione asiatica ha paragonato i registi ai criminali, ha minacciato atti di guerra, forse ha addirittura scatenato un attacco hacker contro la Sony cui sono state sottratte immagini riservate. Inoltre, sono filtrate voci di possibili attacchi terroristici durante le proiezioni. Così la distribuzione della pellicola è slittata, sparita; in Italia ha saltato il passaggio in sala passando direttamente al canale homevideo e Paytv.

I coreani hanno tutte le ragioni (dal loro punto di vista) perché è difficile immaginare un dittatore così ridicolizzato nella storia del cinema. A qualcuno verrà in mente l’Hitler di Chaplin e qui appare la reale differenza con un grande film. Dove Chaplin riusciva a mettere in filigrana un’analisi sociologica ed una riflessione politica senza mai appesantire il narrato, i registi di questa pellicola si limitano a cercare di stupire il pubblico con battute inaspettate, paradossi, esagerazioni parodiche.

Difficile però non ridere quando Rogen deve occultare in pochi secondi un contenitore dalla forma vagamente falloide.

The interview è piacevole, simpatico, sboccato e cialtrone. Però diverte.

 

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